Ferragosto si avvicina, tirate fuori i cestini da picnic! Che ci portiamo? Tutte preparazioni veloci da fare e pratiche da trasportare e da mangiare – quasi non servono nemmeno piatti e posate! Il segreto? I migliori salumi italiani.
Abbinamenti e idee golose con il formaggio “del Monaco”
Il Provolone del Monaco DOP è un formaggio semiduro a latte crudo e pasta filata tipico della zona dei Monti Lattari in Campania.
Partiamo dal nome. I monaci, in realtà, non c’entrano niente con la nostra storia. Ma i casari che scendevano all’alba dai Monti Lattari diretti al mercato di Napoli e per ripararsi dal freddo si coprivano con sacchi di tela - simili appunto al saio di un monaco - sono l’anima di questo formaggio.
Il Provolone del Monaco DOP: latte, storia e territorio
Il Provolone del Monaco DOP si fa solo in Campania con latte crudo di vacca Agerolese, una razza autoctona e in via di estinzione che produce, tra l’altro, pochissimo latte.
Ma quel poco che fa, è semplicemente straordinario, perché racchiude tutti i profumi delle erbe aromatiche tipiche della macchia mediterranea di cui si nutre.
E con un latte così, siamo già su un’ottima strada per un formaggio eccezionale. Tanto fanno anche la manualità e la sapienza artigianale dei maestri casari campani, che da almeno due secoli filano la pasta per creare meraviglie del gusto.
Come abbiamo già visto a proposito dei formaggi italiani a pasta filata, la filatura è un rito antico e spettacolare. I filamenti lucidi ed elastici vengono modellati con una tecnica incredibile. Movimenti precisi, gesti ripetuti e sapienza tradizionale: solo così nascono forme perfette.
Il provolone del Monaco, una volta modellato, passa in un bagno in salamoia per poi venire legato a mano con i legacci tradizionali. Segue la stagionatura, da un minimo da 6 a un massimo di 18 mesi.
Il Provolone del Monaco fresco è dolce e rotondo, quello stagionato è più sapido e piccantino, un vero concentrato di gusto. Qualunque sia il vostro preferito, abbiamo la ricetta perfetta per valorizzare il suo sapore unico.
Taglieri: via libera alla fantasia
Un tagliere fatto bene può essere un vero capolavoro. L’ideale sarebbe includere formaggi diversi per lavorazione e provenienza geografica, qualche salume, della frutta fresca o secca, delle confetture o del miele e vari tipi di pane, focacce e grissini.
Già che siamo qui, vi racconto IL tagliere definitivo, state bene attenti: stracchino, pecorino toscano fresco, Provolone del Monaco DOP, Parmigiano Reggiano DOP Riserva, Gorgonzola DOP dolce, Fiore Sardo DOP, con prosciutto crudo di Parma DOP, lardo toscano, salame di Varzi DOP e mortadella Bologna.
In abbinamento miele italiano, scegliendo le chicche del territorio. Profumato miele di rododendro, oppure di castagno dal gusto amarognolo, o anche di bergamotto, floreale e leggermente acido, o magari di girasole, leggero e delicato.
In delle belle ciotoline, servite confetture e salsine varie. Marmellata di arance, confettura di fichi, composta di frutti di bosco, ma anche patè di capperi, pomodori secchi o olive, oppure crema di carciofi, di asparagi o – questo è un vero gioiellino – di aglio nero.
Poi, frutta secca come se piovesse e frutta fresca rigorosamente di stagione, pere, mele, uva, susine e tutto quello che trovate sui banchi del mercato.
Argomento pane. Va bene di tutti i tipi, toscano, pugliese, integrale, con i semi, con le noci o le olive. E ricordatevi delle schiacciate croccanti, dei grissini e dei taralli.
Con i primi piatti
Al primo posto gli spaghetti alla Nerano, con zucchine fritte e tanto basilico, perfetti per una cena estiva. Ma il Provolone del Monaco è perfetto anche sui paccheri alla Norma o a dadini nelle insalate di pasta.
Da provare assolutamente nella pasta al forno. Con il calore, infatti, il formaggio ritorna filante e super goloso. Eccezionale anche sui risotti, soprattutto con la zucca gialla e il radicchio rosso.
Provolone del Monaco con carne e verdure
Ecco alcune ricettine davvero favolose. In pole position una preparazione vegetariana, involtini di verza con un cuore filante di Provolone del Monaco. Li potete cuocere in forno o in padella con un bel sugo di pomodoro, anche un po’ di piccantino ci sta molto bene.
Passiamo al secondo di carne. Per rimanere in tema involtini, da provare gli involtini (anzi involtoni) di lonza ripieni di salsiccia, porcini e Provolone del Monaco.
Per un piatto meno impegnativo e senza cottura, invece, che ne dite di un involtino di speck con Provolone del Monaco e carciofini sott’olio? Oppure in un rotolo di frittata, insieme a patate e pancetta.
E infine un piatto che farà impazzire anche i bambini, saltimbocca alla romana versione plus con una fettina di Provolone del Monaco (magari restate sul fresco, non troppo stagionato).
Il Provolone del Monaco è un formaggio strepitoso. Storia, territorio, manualità e grande cultura, ma anche un gusto pazzesco e una versatilità in cucina che pochi altri prodotti possono vantare.
Fresco o stagionato, voi intanto compratelo, che poi una scusa per portarlo in tavola si trova sempre!