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COSA È OGGI IL CIBO GOURMET?
Gourmet è una parola molto alla moda al giorno d’oggi, ne spesso usata per descrivere una pietanza di grande classe, un ristorante rinomato o un intenditore di buon cibo. In Italy Bite, per sua natura un e-commerce di alta gastronomia on line e con una rubrica tutta dedicata all’essere buongustai, è stato naturale scoprire che cosa significa veramente la parola gourmet e la sua origine.
Cibo gourmet: il significato contemporaneo
Ad oggi la parola gourmet sta a significare sia una pietanza che un ristorante particolarmente eccellente, sia una persona dal gusto raffinato. È così che viene designato un palato fine, colui che ama sperimentare e combinare gusti ricercati per giungere alla massima soddisfazione sensoriale.
È bene fare una precisazione: gourmet non può designare solo gusti elitari, ma deve includere anche tutti quegli aspetti legati alla selezione delle materie prime, alla ricercatezza del piatto e alla sua esclusività.
Le origini
La parola gourmet, secondo l’etimologia più comune, proviene dall’antico francese “gromet” o “groume”, che significa garzone, ragazzo di bottega.
Intorno al XVIII secolo, questa parola si fonde con “gourmand”, ghiotto, goloso, dando vita alla figura del gourmet. Inizialmente, il gourmet era un garzone presso i mercanti di vini: sicuramente non un personaggio di estrazione sociale molto nobile, ma qualcuno in grado di acquisire una certa esperienza in quanto assaggiatore.
Con il passare del tempo il termine gourmet è stato sempre più associato al buongustaio, colui che ama ed è esperto di buona cucina. Con lo sviluppo della gastronomia e dell’arte culinaria, si evolve e diventa sinonimo di una cucina di élite, come lo dimostra una delle prime guide gastronomiche al mondo, “L’almanach des Gourmands” del gastronomo Grimod de la Reynière del 1800. All’inizio del XIX secolo il termine comincia quindi a designare l’eccellenza di un prodotto: la scelta di ingredienti di prima qualità, la preparazione, la presentazione di pietanze raffinate.
American Gourmet
In realtà il termine gourmet è stato anche utilizzato per designare un movimento alimentare degli anni ‘80 negli Stati Uniti. Prestando particolare attenzione alla salute, gli americani appartenenti a questo movimento cominciarono a contrapporre il gourmet con la sua raffinatezza al cibo spazzatura dei fast food. Negli anni 2000, infatti, gli americani hanno cominciato ad interessarsi all’aspetto salutare della loro alimentazione e dell’origine del cibo, dando risalto a questo movimento.
Cibo gourmet in Italia: tra moda, storia e stile di vita
In Italia la situazione è sempre stata diversa, in quanto la cucina base del nostro paese, la cucina mediterranea, è di per sé considerata una cucina gourmet grazie ai suoi ingredienti di qualità eccelse e ai benefici che questa dieta ha sulla salute, nonché ai suoi gusti rinomati in tutto il mondo, capaci di soddisfare ogni palato. La cucina mediterranea, in effetti, rispecchia perfettamente quello che era il gourmet alla sua origine: la ricerca di cibo che fosse genuino e sano, ma che potesse anche essere gustoso.
Gourmet è diventato talmente un concetto alla moda da provocare lo sviluppo di un trend turistico dedicato interamente alle degustazioni e ai viaggi culinari in tutto il mondo. Turisti alla ricerca di nuovi gusti ed esperienze sensoriali che scoprono, e a loro volta diffondono, la cultura del buon cibo.
Al giorno d’oggi il termine gourmet descrive anche un tipo di alimenti di qualità migliore rispetto ad altri, praticando una divisione tra qualità standard e cibo gourmet, appunto. In effetti è vero: il cibo gourmet non deve essere intenso solo come ricette innovative, benché sia certamente interessante sperimentare e scoprire nuovi abbinamenti. Il termine gourmet si basa innanzitutto sul concetto di genuinità dei prodotti e delle materie prime, per creare un cibo che si differenzi per qualità e gusto. È su questo principio che abbiamo creato e continuiamo ad arricchire la selezione della nostra dispensa, concepita proprio per chi desidera acquistare l’alta gastronomia on line.
Il gusto genuino che abbraccia la conoscenza
Offrire una selezione di prodotti gourmet significa proporre alimenti dalle caratteristiche organolettiche semplicemente sensazionali provenienti dalla tradizione culinaria italiana, genuini e sicuri. Perché purtroppo la moda – anche quella gastronomica – butta tanto fumo negli occhi.
Per fare un esempio, tra i prodotti più esclusivi c’è sicuramente il tartufo, piccola pepita pregiatissima dal sapore unico e dal profumo inebriante. Il tartufo è sicuramente un cibo da intenditori, ma se si desidera comprarlo ad una fiera o da un rivenditore, occorre conoscerlo molto bene per evitare spiacevoli sorprese.
Anche i funghi porcini sono ingredienti che fanno spesso la loro apparizione in ricette gourmet. Secchi per impreziosire un primo piatto, interi per i veri appassionati o in crema per un tocco gustoso, i porcini sono i funghi più apprezzati nella gastronomia, per il loro gusto delicato e la loro versatilità ma non sempre la loro origine è tracciata.
Tutto questo per dire che per mangiare da veri gourmet dobbiamo per prima cosa conoscere, sapere e selezionare in base a informazioni precise, non solo in base al gusto.
Raffinatezze gourmet e il prezzo di essere buongustai
Quante volte ci hanno detto: “vendete questo prodotto a cifre improponibili, io lo trovo al supermercato almeno alla metà!”. È sicuramente possibile, ma quando si parla di prodotti gourmet, di prodotti ricercati e qualitativamente superiori, il prezzo deve essere diverso.
I prodotti della nostra selezione sono realizzati in modo artigianale, non con i tempi della produzione industriale. Prevedono fasi complesse delle lavorazioni che richiedono maestria e che rendono unico il prodotto, non ‘piatto’. E, ahimè, questo incide nel prezzo finale.
Una certa raffinatezza delle materie prime è nella natura di molti prodotti gourmet. È questo il caso del Parmigiano Reggiano vacche rosse. Ma facciamo un passo indietro: tutti, in tutto il mondo, conoscono il Parmigiano Reggiano, alimento cardine della gastronomia italiana e oggetto di innumerevoli copie ed imitazioni. Già quello biologico che abbiamo nella nostra selezione è un prodotto di altissima qualità, ma la ‘variante’ fatta solo con latte di vacche rosse è proprio una scelta da buongustai.
Le vacche rosse appartengono alla razza Reggiana e hanno proprietà organolettiche uniche: producono un terzo del latte rispetto alle vacche comuni, ma il loro latte possiede più caseina, la proteina necessaria per la caseificazione. Queste caratteristiche speciali lo rendono un prodotto esclusivo e sicuramente raffinato, nonché migliore per la salute: un prodotto gourmet a tutti gli effetti, insomma.
Un altro esempio di alimenti gourmet definiti tali per il percorso delle materie prime di cui sono fatti, sono i salumi e le salsicce di maiale grigio del Casentino. A differenza del suino tradizionale, il grigio del Casentino è una razza autoctona di suini allevati allo stato semi-brado nei boschi casentinesi e che perciò si nutrono di ghiande e castagne in maniera naturale e sana. La loro carne ha perciò qualità nettamente superiori a quella di suini allevati in modo intensivo.