Ferragosto si avvicina, tirate fuori i cestini da picnic! Che ci portiamo? Tutte preparazioni veloci da fare e pratiche da trasportare e da mangiare – quasi non servono nemmeno piatti e posate! Il segreto? I migliori salumi italiani.
Il picnic di Ferragosto
Ferragosto si avvicina e cosa c’è di meglio di un bel picnic all’aria aperta per festeggiarlo? Che tu preferisca la tranquillità dei boschi o il chiasso di una spiaggia, i requisiti del picnic definitivo sono sempre gli stessi.
Parola d’ordine, comodità. Le preparazioni devono essere facili da trasportare e da mangiare. E – viste le temperature tropicali - se possiamo evitare di passare ore davanti a forni e fornelli, tanto meglio.
Per il nostro Ferragosto abbiamo scelto una full immersion nei salumi del nostro paese. Le preparazioni che troverai qui sotto sono veloci da fare, facili da mangiare – il più delle volte non servono nemmeno le posate – e soprattutto buonissime!
Panini, schiacciate & Co.
Un grande classico del picnic in generale. Praticità 10/10, non servono nemmeno i piatti.
Salame di Varzi, quando la stagionatura è un’arte
Partiamo con il salame di Varzi DOP, un’eccellenza gastronomica dell’Oltrepò Pavese. È uno dei salumi italiani più pregiati, merito dei tagli selezionati, della sapiente macinatura della carne, della perfetta dosatura delle spezie e della stagionatura completamente naturale.
Per esaltare la sua bontà ci facciamo un bel panino con Caciocavallo Silano DOP e melanzane in agrodolce. In alternativa, per chi non ama i gusti troppo decisi, pecorino giovane e crema di noci. Occhio: nelle creme di noci in commercio si trova un po’ di tutto, in generale ti conviene scegliere quella con la lista ingredienti più corta.
Culatello di Zibello, il salume più prezioso
Il culatello di Zibello DOP è il re dei salumi italiani. È il cuore del prosciutto e da un maiale se ne ricava uno soltanto. Aggiungiamoci che deve stagionare minimo 18 mesi e che la sua produzione è interamente artigianale e abbiamo spiegato il prezzo.
Il culatello non è un salume che si mangia tutti i giorni. Che Ferragosto sia proprio l’occasione che stavi aspettando per godertelo? Ricordati però, va consumato in purezza, se trovi la micca di Parma - una specie di rosetta croccante - meglio ancora.
‘Nduja very hot
Abbiamo già parlato della storia della ‘nduja di Spilinga, vediamo anche come portare quest’eccellenza calabra al nostro picnic di Ferragosto.
Se avete voglia di impastare e accendere il forno, la pizza con ‘nduja, mozzarella di bufala e olive saprà ricompensarvi dello sforzo. Se preferite una soluzione più pratica, farcite della focaccia morbida con ‘nduja, ricotta e peperoni arrostiti sott’olio.
Frittate e torte salate
Ci vuole un po’ di più a farle, è vero, ma che delizia! E anche qui, massima praticità, queste preparazioni si possono anche mangiare con le mani.
Guanciale, dai primi della tradizione al cestino da picnic
Il guanciale, altro salume strepitoso, ha un’alta percentuale di grasso. Proprio per questo è ideale per i sughi come l'Amatriciana o la Carbonara: in cottura il grasso si scioglie e rende la pasta super saporita.
La frittata “alla Carbonara” con guanciale, pecorino romano e una bella macinata di pepe nero è la versione picnic della bontà più tradizionale.
Lardo tra Toscana e Liguria
Un altro dei salumi che con il calore diventa ancora più buono. E per Ferragosto lo proviamo nella torta baciocca, un must della cucina ligure.
Per la base serve la pasta matta, senza uova né burro, solo farina, acqua, olio e sale. Per il ripieno patate a rondelle finissime rosolate con lardo e cipolla, uova e Parmigiano. Se ancora non la conoscete, cogliete l’occasione del picnic per provarla.
Mortadella, panini e molto di più
Potevamo parlare di salumi e insaccati e non citare la mortadella? Buona, dolce e profumata, oltre che nella rosetta è perfetta anche come ingrediente di quiche e torte salate.
La torta salata con mortadella, scamorza affumicata e zucchine, ad esempio, è una vera delizia. O, se preferite, mortadella, mozzarella di Bufala e pomodori secchi. Insomma, basta avere degli ingredienti eccezionali per non sbagliare.
Insalate di pasta e di verdure
E un bel primo non ce lo vogliamo portare a questo picnic? E un’insalata fresca, che si prepara in un batter d’occhi?
Speck, il profumo della montagna
Lo speck Alto Adige IGP è il simbolo perfetto dell’arte dell’affumicatura. Si tratta di un salume unico al mondo, dalla storia antichissima e dal gusto indimenticabile.
Siamo abituati a vederlo sui taglieri trentini, magari con dei cetrioli sott’aceto e del pane di segale, ma sta benissimo anche nella pasta fredda. La nostra preferita? Con speck, noci e crema di porcini al tartufo. Una forchettata di montagna dovunque tu sia.
Soprassata toscana, la bontà del recupero
Si sa, tutti i salumi e gli insaccati sono nati dalla necessità di conservare la carne per i momenti di carestia. La soprassata, in particolare, è la dimostrazione tangibile che del maiale non si butta via nulla.
La soprassata toscana è eccezionale in insalata con i fagioli cannellini. Per una variante più originale, aggiungi delle patate lesse e del sedano.
Prosciutto crudo…
Ultimo, ma non per importanza, il prosciutto crudo. Di Parma o San Daniele, stiamo parlando di una delle pietre miliari della gastronomia italiana.
La lista delle insalate è potenzialmente infinita, tra le nostre preferite prosciutto di Parma con melone, rucola e noci, oppure con fichi tagliati in quattro e caprino.
È possibile infilare in un cestino da picnic tutta la bontà, la cultura gastronomica, l’artigianalità del nostro territorio? Sì, basta scegliere i migliori salumi italiani!