Ferragosto si avvicina, tirate fuori i cestini da picnic! Che ci portiamo? Tutte preparazioni veloci da fare e pratiche da trasportare e da mangiare – quasi non servono nemmeno piatti e posate! Il segreto? I migliori salumi italiani.
Lenticchie in 5 ricette portafortuna
Lenticchie e… “cotechino!” direte voi, e invece no cari miei, lenticchie in 5 modi senza cotechino. Perché lenticchie e cotechino è un piatto storico, buonissimo e tutto quello che volete, ma possiamo anche essere un po’ creativi, no? E soprattutto separare, una volta per tutte, le lenticchie dal Cenone di Capodanno.
Mettiamo subito le cose in chiaro: per le nostre ricette usiamo solo le lenticchie di Castelluccio di Norcia. Il motivo è presto detto, sono le più buone! Piccole, belle, colorate e con la buccia sottile (lo sapete che sono l’unica varietà che non richiede l’ammollo?) queste perline sono delle vere potenze in fatto di gusto.
Genuine, autentiche e super sane, pensate che la loro coltivazione non ha bisogno di trattamenti né aiuti chimici. Questo perché sono temprate dal freddo dei Monti Sibillini, la loro splendida casa a 1500 metri.
E a proposito di splendore, avete mai visto la Fiorita, la fioritura dei campi di lenticchie? Tra fine maggio e metà luglio, una distesa di colori si srotola su questi monti, per un effetto semplicemente indescrivibile a parole.
Zuppa di lenticchie
La zuppa di lenticchie è il piatto perfetto per scaldarsi durante l’inverno. Le varianti sono infinite, c’è chi ci mette le patate e chi solo gli ortaggi, chi i cereali, chi ancora dei pezzetti di pancetta.
La mia ricetta super semplice è questa: in una pentola capiente fate andare un bel soffritto di sedano, carota e cipolla con un filo d’olio. Se volete aggiungere la pancetta è il momento giusto, aspettate che sia bella rosolata e poi unite anche le lenticchie, una patata tagliata a cubetti e un po’ di passata di pomodoro.
Cuocete 5 minuti e sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco. Nel frattempo avrete preparato del brodo vegetale (non avete bisogno di brodo di carne, credetemi) che andrete ad aggiungere in pentola. Se vi piace più brodosa coprite abbondantemente le verdure, altrimenti andateci piano, che ad aggiungere siamo sempre a tempo.
Cuocete a fiamma bassa almeno 50 minuti e servite caldissima con pepe nero macinato al momento, un bel giro d’olio e una fetta di pane toscano abbrustolito, meglio ancora se ci strofinate sopra uno spicchio d’aglio.
Pasta e lenticchie
Esistono due scuole di pensiero su questo piatto, c’è chi dice che il sugo deve essere molto liquido, quasi brodoso e chi sostiene che debba essere asciutto e compatto, tipo un ragù di carne.
Personalmente sono del secondo partito e utilizzo i più svariati formati di pasta per questo piatto, ma quasi mai ditalini, tubetti o pasta corta da minestra.
Cuocete le lenticchie di Castelluccio di Norcia con uno spicchio d’aglio, abbondante rosmarino, sale e pepe. Poi unite dei pomodorini tagliati a metà (se sono di stagione, sennò meglio la passata) e cuocete finche le lenticchie sono morbide ma non sfatte. Per un gusto ancora più intenso, aggiungete tre pomodorini secchi tagliati a striscioline.
Cuocete la pasta e scolatela molto al dente nella padella delle lenticchie. Aggiungete un po’ d’acqua di cottura della pasta e create una bella cremina. Secondo me il formaggio non ci va, ma se proprio ce lo volete, provate un pecorino semistagionato al posto del solito Parmigiano.
Lenticchie al curry
Un piatto di origine indiana ma in versione super semplificata. Partiamo dal curry che, come molti forse sapranno, non è una spezia, ma una miscela di oltre dieci spezie diverse. Potete cimentarvi nel bilanciamento dei vari ingredienti oppure comprare il curry già pronto, sicuramente c’è meno rischio d’errore.
Poi decidete quanto intenso volete il vostro curry. Potete scegliere tra le versioni mild o piccante, ma occhio che il piccante indiano è davvero piccante!
Per il resto, la ricetta è super tradizionale. Preparate un bel soffritto con aglio, cipolla, sedano, carota e cipolla e fatelo andare con un filo d’olio. Aggiungete le lenticchie e fatele cuocere aggiungendo via via brodo vegetale ben caldo.
Dopo una mezz’oretta aggiungete il curry in polvere e fate cuocere almeno altri 10 minuti. Lasciatele belle sugose, perché andranno servite insieme a del riso basmati, semplicemente lessato in acqua con un chiodo di garofano.
Considerate che questa è la ricetta più facile, veloce e “italianizzata” del curry. Se volete la preparazione vera vi servirà del latte di cocco e un po’ più di pazienza, ma il risultato vi lascerà davvero senza parole.
Burger di lenticchie
Un piatto furbo, che piace anche ai bambini, si può mettere dentro un panino versione hamburger vegetariano e si può personalizzare con erbe aromatiche o spezie per renderlo ogni volta diverso.
Qui la versione base: cuocete le lenticchie di Castelluccio di Norcia e poi frullatele con un uovo e della mollica di pane. Ci potete aggiungere erba cipollina, paprika dolce o piccante, peperoncino, aglio schiacciato o anche sostituire un terzo delle lenticchie con patate lesse.
Servitelo in un panino al sesamo, con pomodori, insalata, cipolla rossa, cetrioli, fettine di rapa rossa e una salsina allo yogurt oppure della feta sbriciolata. Credetemi, non sentirete la mancanza del classico hamburger di carne.
Insalata di lenticchie
Un piatto completo, sostanzioso e super nutriente, che potete preparare con largo anticipo. Lessate le patate e le lenticchie e a parte le cime di rapa, che vanno scolate sotto l’acqua fredda per fermare il colore.
Unite lenticchie, patate e cime di rapa e condite con una salsina tipo bagna cauda, con olio, aglio e acciughe e, volendo, un pizzico di peperoncino. Un giro d’olio per impiattare e il piatto è pronto.
Le lenticchie di Castelluccio di Norcia sono una vera eccellenza del territorio. Buone, sane, gustose e nutrienti, possono essere cucinate in mille modi, per antipasti, primi, secondi e contorni dal gusto intenso e inconfondibile. Nulla contro il cotechino, eh, ma un po’ di fantasia ogni tanto ci vuole!