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Miele di montagna, un tesoro da proteggere
Quante cose potremmo dire del miele di rododendro! Che è buono lo sappiamo, che è puro, naturale e genuino anche. Ma sappiamo davvero come nasce questo prodotto? Nel dubbio, ve lo raccontiamo noi.
Partiamo con le brutte notizie. Le api stanno scomparendo. Tra il cambiamento climatico, i pesticidi e la riduzione del pascolo (sì, si dice così) a disposizione delle api, il 2021 si è chiuso come l’anno della grande moria.
Proteggere le api non è facile e richiede interventi legislativi di portata nazionale, tipo quello proposto lo scorso anno del Mipaaf al tavolo tecnico dell’Intesa Apicoltura/Agricoltura per la tutela degli impollinatori e della biodiversità.
Gli apicoltori, ovviamente, sono in prima linea nella difesa delle loro api. Non credete a chi vi dice che la produzione di miele è nociva per le api, perché è vero esattamente il contrario.
Dal fiore al vasetto
Prima di addentrarci oltre, facciamo un breve riassuntino sul miele in generale.
Mieli, non miele
Come abbiamo visto anche parlando degli abbinamenti tra miele e formaggi (leggetelo prima del prossimo tagliere), in Italia abbiamo almeno 50 tipi di mieli diversi e deteniamo il primato mondiale per la più grande varietà di mieli monoflorali.
Piccolo ripasso: monoflorale significa da una sola specie botanica, millefiori, indovinate un po’, da tanti fiori diversi. Non ce n’è uno migliore dell’altro, tutto dipende dalle proprie preferenze. E dall’abbinamento, aggiungerei.
Il miele si raccoglie in pianura, collina o montagna, ed è proprio tra le vette del Castelmagno che ci dirigiamo oggi. Una perla tra tutti, il miele di rododendro.
Miele integrale, la bontà più pura
Il nostro miele di rododendro è integrale non pastorizzato, ovvero non ha subito trattamenti termici che ne impediscano la cristallizzazione.
Il miele cristallizza, facciamocene una ragione una volta per tutte e smettiamo di pensare che un miele liquido sia migliore di uno più “compatto”.
Potrà essere più comodo in pasticceria, ma per il resto non c’è davvero motivo di preferire uno trattato a uno 100% naturale.
Ma cos’avrà di tanto speciale questo miele di rododendro? Perché dovrebbe meritare un capitolo tutto suo nell’enciclopedia del miele? Evidentemente non l’avete mai assaggiato.
Il rododendro, la rosa di montagna
Il miele di rododendro è estremamente raro e pregiato. Per produrlo, gli apicoltori devono trasferire gli alveari in quota dalla tarda primavera fino all’estate, ovvero nel periodo della fioritura.
Il rododendro, dal greco rodon rosa e dendron albero, è una pianta che cresce spontanea su tutto l’arco alpino, in genere tra i 900 e i 1500 metri, ma non è raro trovarlo anche più su, fin quasi ai 2000 metri. Il territorio è incontaminato, l’aria pura, i fiori ricchissimi di polline.
Le condizioni climatiche in quota, però, possono cambiare da un momento all’altro e influenzare le fioriture in modo irrimediabile. Ci sono stagioni in cui il miele di rododendro non si produce proprio, perché le api non riescono a raccogliere abbastanza polline da trasformare in miele e deporre nelle celle dell’alveare.
Quando ce n’è, però, è una vera gioia per il palato. Perché il miele di rododendro ha un gusto delicatissimo, dolce e floreale, ricco di tutti i profumi della montagna nel suo momento di maggior splendore. È un miele consistente, chiaro e super aromatico, dal sapore assolutamente inconfondibile.
Si presta benissimo agli abbinamenti con i formaggi, in particolare con il Parmigiano Reggiano, ma diciamo che ci sono anche tanti altri modi per valorizzarlo.
Dolci idee
Vi abbiamo già dato alcune ricette di torte e biscotti con il miele, ma considerate che potete usare questo prezioso nettare per cucinare qualunque tipo di dolce.
In genere, i libri di pasticceria dicono che si può sostituire lo zucchero con il miele riducendo la quantità del 20%, quindi al posto di 100 gr di zucchero potrete usare 80 gr di miele.
Che il miele sia più buono e più sano dello zucchero extra raffinato è poco ma sicuro, ma piuttosto, siamo proprio certi che vogliamo usare il nostro prezioso miele di rododendro per la preparazione di torte, crostate e pan di Spagna?
Non sarà meglio, piuttosto, pensare a delle ricettine ad hoc in grado di esaltare davvero questo gusto così delicato? Ecco qua alcune idee.
Con lo yogurt di malga
Rimaniamo in alta quota per un’altra delizia delle nostre vette, lo yogurt di malga, fatto esclusivamente con latte d’alpeggio. D’estate, i pascoli alpini ricchi di fiori regalano al latte, e quindi allo yogurt, un gusto intenso e un profumo unico.
Per una merenda coi fiocchi, una colazione sostanziosa o un brunch della domenica, basta servire lo yogurt con un'abbondante cucchiaiata di miele di rododendro sopra.
Volendo, potete aggiungere noci, mandorle, nocciole, uvetta, mirtilli freschi o fiocchi d’avena. Potete comporlo anche a bicchierino con strati di diverso colore per un dessert fresco e delizioso!
Con infusi, tè e tisane
Il miele di rododendro è un concentrato degli aromi e dei sapori dell’estate in alta quota. Quale abbinamento migliore di un buon infuso profumato?
Provatelo con un infuso di lavanda e una tisana alla malva per una full immersion nei prati di montagna oppure, per una versione più sofisticata, con del tè bianco.
E prima di dormire, perché non viziarsi con una bella tazza di latte caldo e miele di rododendro? Sogni dolci, per grandi e piccini.
Bavarese al miele
Un dessert che non solo utilizza il miele come dolcificante, ma lo esalta in tutta la sua ricchezza e la sua profondità.
Scegliete latte di prima qualità e uova fresche da agricoltura biologica, avrà tutto un altro sapore. E ricordatevi di sostituire la colla di pesce con una gelatina vegetale se avete ospiti vegetariani.
Il miele di rododendro è più di un miele tradizionale e molto più di un semplice dolcificante. Ha un gusto e un profumo unici e inconfondibili e, già dal primo assaggio, conquista con la sua dolce delicatezza.
Se volete un cucchiaino di vallate montane inondate dal sole, aria fresca e incontaminata, questo miele è proprio quello che fa per voi.