Prosciutto crudo, il re dei salumi

Cosa vi viene in mente se dico prosciutto crudo? La comodità di una vaschetta salvacena in frigo? Oppure un prosciutto crudo intero appeso in cantina? 

Chiariamo subito una cosa: una cosa non esclude l’altra. Perché possiamo avere il massimo della comodità anche con un prosciutto da 7 kg, serve solo qualche strumento in più (e un po’ di spazio).

Prosciutto San Daniele DOP - intero con osso - selezione "Trentalune" stagionatura 18/20 mesi - 11kg

Prosciutto San Daniele DOP - intero con osso - selezione "Trentalune" stagionatura 18/20 mesi - 11kg

Un prosciutto crudo San Daniele Dop intero con osso è un regalo davvero speciale. Tutta la qualità di un prosciutto unico al mondo e la bellezza di un prodotto curato in ogni particolare. Come si riconosce un prosciutto San Daniele originale? Dal marchio impresso sulla cotenna, dallo zampino, dalla forma a ‘chitarra’ della coscia e dal colore rosso-rosato delle carni. E poi, ovviamente, dal sapore! Testa e Molinaro ha creato la linea di prosciutti “Trentalune” per appagare i sensi dei palati più sopraffini. Con pazienza, rispetto della tradizione e dei ritmi della natura, questo prosciutto San Daniele stagiona lentamente per quasi due anni. È in questa fase che il prosciutto acquista il suo sapore inconfondibile. Le cosce di suino hanno grandi pezzature, con carni compatte e morbide, gustosissime per un ottimo bilanciamento tra parte grassa e magra. I maiali, come previsto dal disciplinare, sono tutti di razze italiane pesanti (Large White, Landrace e Duroc italiana), nati, allevati e macellati nelle dieci regioni dell’Italia centro-settentrionale previste nella Dop. Un prosciutto intero da affettare a mano, perfetta espressione di un’antica tradizione italiana. Il prosciutto San Daniele è dolce, gentile al palato, ma con un carattere e un aroma unici. I mastri prosciuttati che lo producono non sono molti, si tratta di una vera eccellenza anche per un tipo di produzione familiare, lenta ma perfetta, come quella di Testa e Molinaro.
299,00€

Prosciutto di Parma DOP intero – Marchio “Le Eccellenze” – Stag. Min. 24 mesi – 10 kg ca. con osso

Il prosciutto di Parma Devodier 24 mesi intero con osso è un prosciutto elegante, suadente, buonissimo e bello da tenere nella morsa porta prosciutto. Una piacevolezza estetica che trova perfetta corrispondenza nel gusto, frutto del successo di un lavoro portato avanti secondo tradizione e con soltanto due ingredienti: carne selezionata di suini italiani e sale. Un prosciutto di Parma dall’aroma fragrante ma con un gusto delicato, che non invade il palato. La fetta è morbida, sembra velluto in bocca, con il grasso bianco che si scioglie perfettamente e dona dolcezza alla sapidità della carne. È un bilanciamento perfetto, non a caso appartiene alla collezione “Le Eccellenze”, pensata per chi cerca il sapore sincero, ma al contempo ricercato, dell’alta gastronomia italiana.  I prosciutti Devodier nascono dalla collaborazione con allevatori italiani, selezionati con cura e impegnati verso un tipo di allevamento senza antibiotici dal 49° giorno di vita del bestiame.Sono 7 i passaggi che rendono perfetti i prosciutti Devodier:Benessere animale nell’allevamento di origine Cura della carne fresca Salatura manuale Riposo Prima stagionatura e sugnatura Stagionatura Foratura artigianale
369,00€
Prosciutto di Parma DOP intero – Marchio “Le Eccellenze” – Stag. Min. 24 mesi – 10 kg ca. con osso

Scopri i brand che abbiamo selezionato:

Curiosità

Il prosciutto crudo è, con ogni probabilità, il più amato dei salumi italianiPiù dolce o più salato, più o meno stagionato, tagliato fine come un velo o un po’ più spesso a coltello, è un prodotto assolutamente eccezionale. 

Lo sapevate che già ai tempi di Catone - nel II secolo a. C. - si faceva il prosciutto crudo? Ce lo dice proprio lui, nel suo De Agri Cultura

E che le tecniche di produzione sono rimaste pressoché identiche? Anche perché, per fare un prosciutto crudo strepitoso servono sempre le stesse tre cose: carne di prima scelta, sale e vento. Tutto qui. 

 

Cosa significa prosciutto crudo biologico?

Se cercate una qualità superiore, provate il prosciutto crudo biologico. La differenza tra un prosciutto bio e uno non bio? L’alimentazione dei maiali e la loro qualità di vita

Solo il bio, infatti, garantisce che i maiali siano stati alimentati con mangimi biologici e non occorre certo dire quanto questo influisca sulla qualità della carne. 

Ma cambia anche il benessere degli animali. Perché produrre salumi eticamente significa rispettare l’animale e assicurargli una condizione di vita accettabile, cosa che non accade minimamente, per dire, negli allevamenti intensivi. 

Quello di cui stiamo parlando noi è un prosciutto crudo intero del tutto diverso. I maiali vivono allo stato semi-brado e hanno un’alimentazione genuina. La differenza si sente tutta. 

 

Prosciutto crudo: intero o a fette?

Intero VS a fette: chi vincerà la sfida per il miglior prosciutto crudo? Entrambi gli sfidanti hanno dei pro e dei contro, ma vi dico solo questo, poi vedete voi: chi passa all’intero non torna indietro. Perché come un prosciutto crudo tagliato al momento non ce n’è. 

Ma andiamo con ordine. Il prosciutto crudo a fette ha fondamentalmente tre vantaggi: occupa poco spazio in frigoriferonon richiede strumenti di alcun tipo – al massimo una fetta di pane per fargli compagnia – e se ne può comprare esattamente quanto ne serve. 

Gli svantaggidura un paio di giorni se acquistato al banco gastronomia, di più se lo conservate sottovuoto. Il gusto, però, non sarà mai lo stesso di quello appena affettatoPerché ogni minuto che passa la fetta si deteriora, perdendo fragranza e freschezza

 

Piccole accortezze

Se pensate che un prosciutto crudo intero sia difficile da gestire, è giunto il momento di ricredersi. Le regole ci sono, ma sono poche e facili da seguire. E soprattutto, il gusto ripaga abbondantemente dello sforzo fatto. 

Come conservare il prosciutto crudo intero? Temperatura e umidità

Se di solito acquistate il prosciutto già affettato, la prima domanda che vi starete facendo è: ma dove lo metto un prosciutto di 7 kg?

Vi serve un luogo adatto, con una temperatura costante di circa 18 gradi e la giusta umidità. La corretta conservazione è essenziale non solo per il gusto, ma anche per la sicurezza igienico sanitaria: se esponete il prosciutto all’umidità rischia di ammuffire, ma se lo mettete in stanze troppo secche potrebbe perdere acqua e diventare asciutto. 

Altro problema: il prosciutto crudo intero occupa un bel po’ di spazio. Se però non volete rinunciare alla freschezza di una fetta appena tagliata, vi basta tagliare il prosciutto intero in tranci e metterlo sottovuoto, dura fino a 6 mesi

Una volta che la confezione è aperta, ricordatevi di conservarlo sempre in frigorifero e coperto con pellicola. Dura per un paio di mesi al massimo. 

Strumenti per il taglio

L’ideale sarebbe l’affettatrice, l’unica maniera per avere fette sottili e omogenee. Si procede, ovviamente, dalla punta al gambo, dopo aver rimosso la cotenna in eccesso. 

C’è da dire che anche l’affettatrice occupa un bel po’ di spazio, va maneggiata con cura e pulita accuratamente e con regolarità. Se volete un’alternativa semplice, provate con il taglio a mano

Vi servirà una morsa per tenere il prosciutto fermo, un tagliere e due diversi coltelli, uno con lama corta e robusta per la pulizia e la rimozione della cotenna e uno a lama lunga, sottile e flessibile per le fette. 

La fetta deve essere sottile, dallo spessore uniforme e con la giusta proporzione di grasso. E, gustata appena affettata, sarà una vera gioia per il palato.

 

Se avete ospiti su cui volete far colpo, se state organizzando un evento e volete qualcosa di scenografico oltre che delizioso, o magari - semplicemente - in famiglia il prosciutto crudo va via come l’acqua, l’intero è decisamente la scelta giusta per voi. 

Perché solo con il prosciutto crudo intero potete godere di una fetta di bontà appena tagliata tutte le volte che vi va!